Nicol senza e per Lectorinfabula
Appuntamento ad Istanbul, ultimo degli incontri nel Polo Archivistico di giovedì 13 settembre, non è stato altro che un viaggio tra Oriente ed Occidente, attraverso le storie di Kati Hirschel, protagonista indiscussa dei romanzi gialli di Esmahan Aykol, giornalista e scrittrice turca.
Nella cornice di una Istanbul frenetica e colorata, si articola, appunto, la vita della bella e vivace quarantenne Kati che, traferitasi da Berlino, trova nella capitale turca il giusto scenario per aprire la sua libreria di gialli.
Sin dalle prime letture è forte il sentimento di appartenenza della protagonista nei confronti della terra che la ospita, un sentimento che però la lega più alla città in sé che all'intera Turchia.
Il compromesso tra la moderna metropoli, che affascina per le maestose architetture, e l'antica capitale, testimonianza di antiche culture, è messa a repentaglio da un'edilizia selvaggia, che comunque non impedisce a Kati di considerare l'ex Bisanzio, la città più bella del mondo.
Se da una parte l'autrice compie attività di promozione della città, dall'altra non ha paura si condannare, servendosi di un'ironia ipercritica, le brutalità che Istanbul riserva, quali la corruzione, l'abuso sui minori e il silenzio forzato dei media.
È proprio in questo contesto, e quindi col concludersi dell'ultimo libro, che il lettore non percepisce più, solo il fascino della città, ma coglie la denuncia tra le righe.
I velati riferimenti ad una nuova politica, che inducono Kati a perdere la sua attitudine giocosa ed anticinformista, segnano un cambio di passo nella narrazione.
La Turchia si allontana lentamente dall'Europa e con essa il senso di appartenenza della protagonista, straniera in terra d'altri.
Esmahan Aykol, sul finire dell'incontro, si concede completamente al pubblico e alle confessioni. Non nasconde di sposare le paure di Kati, ma questo non le impedisce di pensare a romanzi di denuncia futuri. Le eventuali pubblicazioni la spaventano, in quello che è il contesto politico odierno, ma la rassicura il fatto di possedere anche la cittadinanza tedesca, che le offre una via di fuga dalla Turchia.
Nicol Locaputo
Appuntamento ad Istanbul, ultimo degli incontri nel Polo Archivistico di giovedì 13 settembre, non è stato altro che un viaggio tra Oriente ed Occidente, attraverso le storie di Kati Hirschel, protagonista indiscussa dei romanzi gialli di Esmahan Aykol, giornalista e scrittrice turca.
Nella cornice di una Istanbul frenetica e colorata, si articola, appunto, la vita della bella e vivace quarantenne Kati che, traferitasi da Berlino, trova nella capitale turca il giusto scenario per aprire la sua libreria di gialli.
Sin dalle prime letture è forte il sentimento di appartenenza della protagonista nei confronti della terra che la ospita, un sentimento che però la lega più alla città in sé che all'intera Turchia.
Il compromesso tra la moderna metropoli, che affascina per le maestose architetture, e l'antica capitale, testimonianza di antiche culture, è messa a repentaglio da un'edilizia selvaggia, che comunque non impedisce a Kati di considerare l'ex Bisanzio, la città più bella del mondo.
Se da una parte l'autrice compie attività di promozione della città, dall'altra non ha paura si condannare, servendosi di un'ironia ipercritica, le brutalità che Istanbul riserva, quali la corruzione, l'abuso sui minori e il silenzio forzato dei media.
È proprio in questo contesto, e quindi col concludersi dell'ultimo libro, che il lettore non percepisce più, solo il fascino della città, ma coglie la denuncia tra le righe.
I velati riferimenti ad una nuova politica, che inducono Kati a perdere la sua attitudine giocosa ed anticinformista, segnano un cambio di passo nella narrazione.
La Turchia si allontana lentamente dall'Europa e con essa il senso di appartenenza della protagonista, straniera in terra d'altri.
Esmahan Aykol, sul finire dell'incontro, si concede completamente al pubblico e alle confessioni. Non nasconde di sposare le paure di Kati, ma questo non le impedisce di pensare a romanzi di denuncia futuri. Le eventuali pubblicazioni la spaventano, in quello che è il contesto politico odierno, ma la rassicura il fatto di possedere anche la cittadinanza tedesca, che le offre una via di fuga dalla Turchia.
Nicol Locaputo
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